Nel 1968, Baruchello inizia a proporre agli amici della Cooperativa del Cinema Indipendente l'idea della "lettera circolare". Un partecipante inviava a un amico un rullino da sette metri. Il mittente girava i primi sette metri e poi sul lato opposto gli altri sette. Una volta concluse le riprese inviava a un altro mittente la pellicola. Il ricevente poteva così guardare il film e contribuire ad esso. Si trattava di un modo di comunicare, uno scambio artistico tra i soci della CCI.