Roberto Chierici ripercorre il ricordo delle proiezioni in cui i filmati del nonno Lodovico diventavano oggetto di visione familiare. Chierici rievoca l'atmosfera magica in cui la famiglia si ritrovava riunita - al buio dei pomeriggi invernali - per assistere alla comparsa dell'immagine sullo schermo. Ricorda inoltre il lavoro preparatorio nel quale, aiutando il padre ad allestire la proiezione, ha imparato a maneggiare le moviole e incollare la pellicola.