All'interno dei Guf esistevano due attività significativamente intrecciate. Una parte delle attività si concentravano sulla promozione della cultura cinematografica e sull'educazione al linguaggio cinematografico mentre l'altra attività importante era quella produttiva. I Cineguf infatti producevano film amatoriali grazie ai fondi che il Partito Nazionale Fascista aveva deciso di stanziare. Il budget a disposizione poteva essere investito a copertura delle spese di produzione dei film ma anche essere speso per organizzare le proiezioni e quindi per pagare il noleggio delle pellicole o della sala cinematografica locale. Questo sistema faceva sì che la pratica cineamatoriale diventasse strumentale al sostentamento del gruppo e delle attività culturali rivoluzionando l’idea stessa di club.