Maya Deren tra sperimentale, amatoriale e militante
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Attraverso lo studio delle pratiche di cinema amatoriale a formato ridotto si scopre che dietro alla cornice militante e sperimentale italiana si cela la figura di una donna: Maya Deren. Si tratta di una storia spesso dimenticata seppur di un'importanza non indifferente se non altro per il ruolo che ebbe, nel panorama non idustriale, la definizione che Deren diede al termine "amatoriale" in un articolo comparso sulla rivista Movie Maker del 1959. Nonostante in Italia la si attribuisse al più noto Stan Brakhage, fu in realtà Maya Deren a proporre la definizione del termine in riferimento alla sua radice latina "amator": un cinema non più dunque inteso come dilettantismo, ma come un cinema fatto per amore e per passione (verso il cinema, la vita e l'esistenza).
Categoria
Video intervista
Periodo
01/01/1959 - 31/12/1979
Autore
Giulia Simi
Durata
04'10''
Formato
Digitale HD
Keywords
cinema sperimentale, cinema femminile, cinema femminista
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La rivista “Popular Photography” e l’articolo di Maya Deren