“La salita non piace a tutti”. Con questo cartello si apre il film della scampagnata pasquale apparentemente tranquilla e spensierata del primo aprile 1945. Siamo in Liguria, nei dintorni di Rapallo, Giuseppe Bacigalupo con la moglie Frida, entrambi medici, e gli amici festeggiano: lo spiedo gira, i fiaschi di vino non mancano, la chitarra allieta l’atmosfera. L’agnello è l’unico sacrificato e la salita della collina sembra l’unica difficoltà, eppure scorrerà ancora sangue prima della Liberazione, ci saranno combattimenti e uccisioni nelle vicinanze, anche a Rapallo dove i Bacigalupo vivono, ma non è il momento di pensarci, ora si vive sospesi - almeno ancora per poco - e conviene passare il tempo che rimane “a bocca piena”. Bacigalupo - che lavora in un ospedale militare - monterà una pellicola 9,5mm, intitolandola “Gli anni della guerra”, ma questa guerra nelle immagini dei film, come per magia sembra non esserci, rimane solo nel titolo. Vedremo però presto le riprese, sempre a opera di Giuseppe, degli americani che entrano a liberare la città. La cinepresa amatoriale è quindi riservata ai momenti di pace, a costruire delle narrazioni felici, a salvare i ricordi di una quotidianità rubata alla Storia.