Le mongolfiere all’Arena di Verona solo a prima vista appaiono un evento eccezionale, unico, mai visto prima. E invece negli anni Venti si contano diverse esibizioni competitive. Dopo la Gara di Caccia alla Volpe "Coppa Challenge", patrocinata dall'Aeroclub d'Italia nel 1924, la stessa competizione si tiene negli anni successivi. Qui abbiamo quella del 1927 - che, programmata per il 27 marzo, è rimandata a domenica 4 aprile causa maltempo, quando Aleardo Felisi, armato della sua cinepresa 9,5mm, ne filma le fasi della partenza. Si notano infatti la "volpe", che decolla prima degli altri, e alcuni fra i palloni aerostatici che prendono parte alla competizione che partono uno dopo l’altro: il Ciampino XIV con a bordo il tenente Precerutti (già vincitore nel '24), il Ciampino XII e uno degli Indomito. La "Coppa città di Verona" di quell'anno venne vinta dal Tenente Colonnello Leone, a bordo del pallone Indomito II. E se nel film amatoriale queste forme che sfidano la fisica ci sembrano magnetiche e l’effetto sull’Arena è quasi di astrazione della location, è evidente che questo spettacolo faccia parte della corsa al cielo che caratterizza l’Italia dell’epoca. L’invenzione dei fratelli Montgolfier, che risale al XVIII secolo, e i più moderni dirigibili sono ancora aerostati da ammirare nei cieli ma saranno considerati mezzi idonei al trasporto dei passeggeri ancora per poco data la loro pericolosità e i tanti incidenti mortali.