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10 aprile1977
Celebrando la Liberazione
Autore
Enzo Pasi
Formato
8mm
Credits
Musica di Mattis Appelquist Dalton. Mix audio Théophile Gagnard

Ad Alfonsine restava poco da liberare, il 10 aprile del 1945. Dopo mesi di fronte sul Senio, dopo i bombardamenti alleati e le mine tedesche, il 70% del paese romagnolo risultava distrutto all'arrivo del Gruppo di Combattimento "Cremona": un'unità composta da soldati dell'esercito italiano disciolto dopo l'8 settembre 1943, a cui si erano aggiunti molti volontari, ovvero partigiani toscani, umbri e marchigiani, poi inquadrata nel 1° Corpo d'Armata canadese (8° Armata Britannica). Venticinque anni dopo, come sempre, si sfila in corteo, dalle terre basse fino al centro appena ricostruito. Dietro la cinepresa il 10 aprile 1970 c'è Enzo Pasi, davanti scorrono gli amici e i compagni delle battaglie di allora e di oggi, e poi le mogli, le figlie, i figli. Quasi tutti indossano la divisa della 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini", quella di Arrigo Boldrini, ovvero Bulow, stratega della pianurizzazione della Resistenza tra Ravenna e Comacchio. Nel gennaio 1945, i partigiani di questa formazione avevano ottenuto dagli Alleati di poter indossare la stessa divisa degli inglesi, a cui aggiungevano un fazzoletto rosso. Ed essendo aggregati al "Cremona", questa divisa divenne un emblema del gruppo e poi della liberazione del X aprile.

Nel 1970, coloro che sfilano in corteo sono ancora i protagonisti della liberazione, sono ex combattenti e staffette: chissà di cosa discutono, mentre camminano e fumano, dietro ai gonfaloni. Forse della crisi politica a Mosca, dato che si vocifera della fine della Troika di Brežnev, Kosygin e Podgornyj? O del bombardamento israeliano su un obiettivo militare egiziano che in realtà era una scuola? O del terribile naufragio della nave cisterna inglese London Valour davanti al porto di Genova? 

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