La piccola turista è una bambina di circa dieci anni col cappotto rosso e una valigetta in mano alla scoperta della città. Il film è una piccola messa in scena poetica e affettuosa dello zio cineamatore Carlo Fuzzi con la sua nipotina, Donata. Un divertimento, che vuole essere anche uno stimolo a conoscere i luoghi storici di Bologna. La piccola turista è in piazza Maggiore, sullo sfondo il brulicare della città, mentre lei si dà da fare per dar da mangiare ai piccioni. Dopo avere trovato nella valigia una guida e una mappa, la bambina si guarda intorno, acquista da un venditore un pallone colorato. Scompare e ricompare. La ritroviamo poco distante, sotto le due torri, con gli occhi rivolti verso l’alto. Infine, eccola in un'altra piazza di fronte al complesso delle sette chiese di Santo Stefano con i suoi palloncini colorati. Una magia o un sogno? Il film, girato il 18 aprile 1957 posizionando la cinepresa all’altezza della bambina, è il tentativo di mappare lo spazio urbano e allo stesso tempo il mondo incantato di una bambina con il cappotto rosso, la valigia e il palloncino colorato: impossibile non adorarlo. A Bologna per fortuna non c'è mai stato il metro, ed è molto difficile sostenere che Fuzzi anticipi la Zazie di Queneau e Malle in giro per la città... Possiamo però immaginarci che i fratelli Bertolucci nel 1990 per un loro cortometraggio su Bologna si ispirino a Fuzzi mettendo al centro della scena una bimba alla scoperta della città. Non sarà forse vero ma è giusto omaggio a Fuzzi crederci. Peraltro resta il dubbio che invece...