A Budrio, nella pianura bolognese a nord della città, su via Olmo, c’è il santuario della Madonna delle Grazie sorto nel 1589 in onore dell’immagine di una Madonna miracolosa appesa a un albero, un olmo, affinché servisse come protezione ai viandanti contro i pericoli e i briganti. L’icona, realizzata in cartapesta policroma, viene portata in processione ogni anno per le vie del paese. Il 25 maggio 1935 sono tutti lì, attorno alla Madonna e i bambini che fanno la comunione ci regalano bellissimi sorrisi. La comunità locale si ritrova in un gigantesco e impressionante rito collettivo di provincia, filmato in 9,5mm forse dalla stessa mano che due settimane prima era in Libia per una processione di automobili, il gran premio di Tripoli. Muoversi tra i possedimenti di oltremare e l’Emilia è un gioco da ragazzi. Può darsi che il signor Giogoli abbia preso un passaggio in aeroplano da Italo Balbo che ogni tanto dovrà pur tornare dalle sue parti. È ormai un’Italia molto dinamica, le processioni secolari non devono far pensare che si stia fermi.