Napoli, 31 maggio 1940. Fa appena in tempo la famiglia Acanfora a visitare la Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d'Oltremare. Inaugurata dal Re il 9 maggio per l’anniversario della proclamazione dell’Impero e pensata per rimanere aperta fino all’autunno, chiuderà invece a metà giugno, a seguito l’entrata dell’Italia in Guerra, e poi sarà bombardata e gravemente danneggiata, subendo - quest’opera architettonica gigantesca sorta su oltre 1 milione di mq nella zona dei Campi Flegrei e con 36 padiglioni - rimaneggiamenti e modifiche strutturali che la cambieranno per sempre. Un destino che smentirà anche i presupposti di "rassegna panoramica e sintetica delle realizzazioni del valore e del lavoro italiano in Africa" che "documenterà tutto il complesso delle attività politiche, sociali, economiche, culturali, con le quali l'Italia Fascista si appresta a fare delle nostre Terre d'Oltremare una fonte rigogliosa di benessere e di potenza della Patria". Gli Acanfora vengono da Piano di Sorrento e sono del tutto ignari del futuro oscuro che attende la Mostra (e l’Italia intera). Si godono il momento ed Ermanno filma con la sua cinepresa 9,5mm: è alle sue prime prove ma poi sarà un cineamatore compulsivo fino agli anni Ottanta, riprendendo letteralmente di tutto… Con questo film ci regala bellissime vedute panoramiche dell’esposizione e soprattutto della spettacolare Fontana dell’Esedra, ispirata alle fontane monumentali della Reggia di Caserta.