Stazione di Bologna, 8 Giugno 1942, sono le 8 di sera. La III Sezione Fotografi dell’Esercito italiano parte per il fronte russo. La pellicola 9,5mm “Da Bologna a Stalino”, girata dall’ufficiale Enrico Chierici, documenta il viaggio dalla città emiliana a Stalino, città ucraina così chiamata in onore di Stalin ma che poi cambierà nome in Donetsk.
Il treno attraverserà regioni e località di Austria, Germania, Polonia, Bielorussia e Ucraina e le riprese di Chierici alterneranno il paesaggio, le stazioni e le scene di vita militare. L’ufficiale filma tutto: i prigionieri adibiti ai lavori nelle stazioni, prima dell’arrivo del convoglio a Brest-Litovsk, in Bielorussia, e dell’attraversamento del fiume Bug. Le squadre di ragazze che lavorano lungo i binari. E poi da un certo punto le distruzioni della guerra che saranno presenti per tutto il resto del percorso. Sul cammino un treno carico di deportati: uomini, donne e bambini, fermo alla stazione. Nonostante i ponti abbattuti lungo i fiumi Beresina, Druc e Dnepr, il viaggio giungerà a destinazione dopo i quindici giorni necessari per coprire la distanza di circa 3.500 chilometri. Da parte di Chierici, finchè sarà in vita, rimarrà costante la volontà di mantenere e trasmettere queste memorie a familiari, amici e reduci, attraverso incontri e proiezioni. E i suoi appunti, dopo la sua scomparsa, saranno utili per ricostruire la narrazione di questo viaggio verso uno scenario dove la guerra ritornerà.