La nascita di un figlio nel film di famiglia di solito è celebrata dal padre con la pellicola del primo bagnetto, un vero battesimo con la cinepresa. C’è chi filma invece culle e fiocchi, Qualcuno riprende addirittura il parto. Qualcun altro, lo abbiamo visto, mette in scena l’arrivo con un pacco inviato dalla cicogna e recapitato ai fratellini, ma l’ultima frontiera del film di famiglia è la fantascienza. Ecco che allora, per raccontare la nascita della terza figlia, Elena, il 12 giugno 1976, il cineamatore Enzo Magistro ci racconta a suo modo come nascono i bambini, sua figlia Elena arriva dallo spazio… Magistro immagina infatti che, prima di atterrare e ‘materializzarsi’ come nuovo membro della famiglia, Elena sia una biglia argentata, un punto luminescente (un embrione?) che vaga nella galassia in cerca, appunto, di un luogo ospitale dove stabilirsi. Solo dopo diversi tentativi fallimentari – un pianeta ghiacciato, uno in cui divampa un conflitto tra robot a furia di petardi scoppiettanti, un altro popolato da voraci dinosauri (ancora modellini, pupazzetti, giocattoli) – la biglia spaziale troverà asilo sulla Terra. A Reggio Emilia prenderà finalmente le sembianze umane del bebè, su cui si posano gli sguardi curiosi dei fratelli maggiori. Grazie a Elena Gipponi per il contributo al testo.