Morto un papa se ne fa un altro, e per farne un altro bisogna che si riunisca il Conclave che elegga il nuovo papa. Questo comporta sempre molte incertezze sull’esito della scelta. Quando a morire è un papa molto amato come Giovanni XXIII, che ha portato speranza e rinnovamento nella Chiesa e nel mondo, aumentano le incertezze. In questo bellissimo film 8mm, Giuseppe Lenzi restituisce, con la consueta abilità nel cogliere i dettagli, i momenti dell’attesa dei tantissimi fedeli presenti in Piazza San Pietro. Tra una fumata nera e l’altra, una fumata grigia che non si capisce se sia nera o bianca, speranza e delusione si alternano. Ci sono cineprese e telecamere puntate verso l’alto, in attesa. Persino le statue nella pellicola di Lenzi sembrano attendere. Ma soprattutto ci sono le persone, filmate in primo piano. Che guardano in alto e in basso, che si proteggono dal caldo con un giornale, che indossano occhiali e cappelli con le fogge più diverse, che sono vestiti in abiti talari o civili e che letteralmente vengono da tutto il mondo. Tanti singoli individui che a un certo punto ci appaiono come un corpo unico. Sembra quasi che ci sia tutta l’umanità schierata ad aspettare il nuovo papa, trepidante. E poi, tra uno sguardo di orologio e l’altro, la fumata bianca, e dopo il nuovo papa che si affaccia alla finestra, poco più di un puntino per la cinepresa di Lenzi che cerca di avvicinarsi come può zoomando. Svelando ulteriormente il suo punto di vista e l’emozione di un fedele tra i fedeli, che filma dalla strada riportando i sentimenti e le pulsioni della piazza. Questa bellissima pellicola 8mm intitolata da Lenzi “Elezione del papa Paolo VI” e girata il 21 giugno 1963, è un piccolo grande film sull’attesa del nuovo papa, ma potremmo dire sul concetto universale dell’attesa.