I Baldassini sul Lago di Como il 24 giugno del 1929, tra momenti di relax ed escursioni nei dintorni della località di Bellano. Il piccolo Luciano sull’altalena è la prima scena del "cinema delle attrazioni" di Guglielmo. Poche inquadrature dopo ecco il ben noto - e magnetico per lo sguardo - Orrido di Bellano. Il sostantivo “orrido”, secondo il dizionario, è un luogo dirupato, per lo più là dove un torrente è costretto a superare con una forra rocce resistenti, tra le quali le acque precipitano con fragore, e di cui non si vede il fondo. Il poeta Sigismondo Boldoni (1597-1630) rimase affascinato da questo "Orrore di un'orrenda orrendezza", il cui fascino non può sfuggire alla cinepresa di Baldassini che filma il piccolo gruppo di escursionisti in ammirazione. Ricordiamoci che Guglielmo è un pittore, un mago della composizione delle immagini. E Luciano sembra il più emozionato di tutti, è lo stupore di un bambino che guarda un tale spettacolo per la prima volta. Le due inquadrature finali sono dedicate alla discesa dei nostri turisti che percorrono la scalinata di fianco al cimitero e a una magnifica veduta del lago filmato da un mezzo in movimento (l’automobile che abbiamo visto in precedenza o il treno). Un’inquadratura che chiude il film e una giornata indimenticabile.