Non c’è più Mussolini sulle macchine trebbiatrici Orsi come nei cinegiornali di metà anni Trenta, ma si potrebbe dire che la “battaglia del grano” continui nel dopoguerra, guardando queste immagini. Si tratta di un documentario (16mm, 25’) dedicato al congresso di meccanica agraria tenutosi a Reggio Emilia il 26 e 27 giugno 1949 e realizzato da Amos Landini, disegnatore tecnico, e dall’amico Renato Losi, fotografo che ha avviato Amos al cinema amatoriale. In coda al congresso e alla pellicola, dopo i discorsi, le pause e la visita agli stabilimenti e alle officine dei produttori di trattori e macchine agricole, assistiamo - in questo estratto del film - all’esibizione e alla dimostrazione pratica degli ultimi ritrovati tecnologici per la meccanizzazione dell’agricoltura. Ecco allora la trebbiatura meccanica, che si svolge nell’aia di una grande fattoria. Vi partecipano giovani contadini e contadine, che appaiono come lavoratori entusiasti, ci sarà ancora bisogno dei loro corpi e dei loro muscoli nel progresso dell’agricoltura. Qualche anziano guarda stupito e i bambini si lanciano i chicchi in una giocosa e particolare “battaglia del grano”. Davanti ai congressisti viene poi presentato un nuovo tipo di aratro idraulico, mentre il finale è riservato a “un erpice automatico di pratico uso”, come dice la didascalia di questo film muto. Due strumenti agricoli antichi, secolari se non millenari, rinnovati dalla tecnologia e trainati da potenti trattori motorizzati. L’ultima inquadratura è riservata ai sorrisi delle contadine, di buon auspicio per il futuro radioso dell’agricoltura e dell’industria meccanica italiana.