Siamo a fine giugno. É aperto da pochi mesi il sottopassaggio di via Rizzoli, a Bologna, e ovviamente tutti si sono già accorti della visuale architettonica che offre salendo le scale verso l'uscita, verso il cielo. L'hanno proprio pensata bene i progettisti. É valsa dunque la pena aspettare i tre anni necessari a costruire il sottopassaggio che risolve il problema dell'attraversamento dei pedoni, facilitando il traffico veicolare in crescita. Pare inconcepibile rallentarlo o addirittura fermarlo. Il messaggio che si manda - foss'anche inconsapevole - è ben chiaro e al passo coi tempi. Cari pedoni, non intralciate il passaggio delle automobili, ora potete scomparire nel sottosuolo per pochi secondi per poi riemergere alla luce del sole. Se invece preferite, potete fermarvi più a lungo di sotto, approfittando del parrucchiere e del barbiere, facendo un salto in farmacia o comprando in un negozio. Tutto è nuovo lì sotto e illuminato artificialmente. Col tempo, piuttosto velocemente, il "nuovo" svanirà e molti approfitteranno del sottopassaggio per trasformarlo in un cesso pubblico. Intanto, godiamoci la vista all'uscita, l'inquadratura perfetta per la gioia dei fotografi e dei filmmaker amatoriali come Masotti.