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04 luglio1967
Song of Assisi
Autore
Jonas Mekas
Formato
16mm
Credits
Muto

Nell’estate del 1967 Jonas Mekas è in Italia: porta in giro le pellicole del New American Cinema, di cui è il massimo promotore, su e giù per la penisola. E nei vari spostamenti filma il suo diario con la Bolex 16mm che dal 1949 usa quotidianamente. È attraverso di lui che si affermerà l’idea dell’home movie come forma d’arte ed è lui che omaggiamo attraverso questo frammento, “Song of Assisi”, una melodia filmica (senza sonoro) dedicata a uno dei viaggi. “On my way to visit Pasolini I stopped at Assisi”, si legge nella didascalia. Si muove verso Roma, Mekas, e nel ritmo sincopato delle riprese di papaveri e campi fioriti a un certo punto compare il poeta e regista PPP, ritratto della sua casa romana. Tra il lituano e l’italiano, entrambi nati nel 1922, entrambi quarantacinquenni, entrambi intellettuali influenti da un lato e dall’altro dell’Oceano, tuttavia non si instaurerà mai un vero dialogo. Pasolini, che non ama queste avanguardie americane, così distanti da lui, andrà scrivendo che si tratta di “un ribaltone arbitrario dilettantesco del tempo, facendo dei films che sembrano dei calendari le cui pagine siano fatte scorrere rapidamente sotto il pollice…” Una critica che per la verità coglie gli aspetti rivoluzionari che faranno la fortuna di questo nuovo sguardo sul mondo, a suo modo così poco ideologico agli occhi degli europei di sinistra. Eppure Mekas e Pasolini si troveranno di fronte in una bellissima conversazione con Gideon Bachman che farà emergere la comune e radicale opposizione, di entrambi, alla retorica e ai segni della modernità, partendo da punti di vista opposti.

Grazie a Sebastian Mekas e a Giulia Simi, autrice del volume “Jonas Mekas. Cinema e Vita” (Edizioni ETS, 2022). Immagini gentilmente concesse per Home Movies 100 Almanacco da: Jonas Mekas Estate / Re:Voir

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