Le inquadrature di questa pellicola 9,5mm datata 12 luglio 1959 sono girate ad altezza di bambino. Il piccolo Andrea Balistrieri ha un anno e sta imparando a camminare. La mamma lo assiste e il papà sta inginocchiato con la cinepresa. Andrea viene verso di lui protendendo un braccio con un secchiello in mano. Ecco un topos del film di famiglia: scene che si ripetono da una famiglia all’altra. Cambia lo sfondo, il periodo, il contesto. Qui siamo nella campagna toscana e i Balistreri sono ospiti dei conti Antolini (così c’è scritto a mano sulla scatola del film). È un bel posto per muovere i primi passi e filmare quella che diviene, mentre la si filma, la messa in scena di un futuro ricordo. Siamo a Bivigliano e alla badia del Buonsollazzo, in piena estate. La ripresa è favorita dal “buon sole” che dà il nome al luogo, un antico monastero da lungo tempo abbandonato.