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15 luglio1952
Festino di Santa Rosalia
Autore
Giuseppe Damiata
Formato
9,5mm
Credits
Musica di Lorenza Ceregini & Mix audio Théophile Gagnard | Biennio di Sound Design del Conservatorio di Musica di Bologna

La leggenda narra che Santa Rosalia, “ a santuzza miraculusa", salvò Palermo da una terribile epidemia di peste nel 1624: la santa - morta da bambina - apparve a un cacciatore nel bosco di Monte Pellegrino e gli disse dove trovare le sue spoglie, di portarle a Palermo in processione per le strade città. Dopo la processione, la peste cessò miracolosamente: da quel momento Santa Rosalia iniziò a essere venerata come patrona e protettrice di Palermo. Dopo quell’episodio ogni anno le spoglie della santuzza scendono in città dal santuario e vengono accompagnate dai palermitani per alcuni giorni in una “granni festa”, una festa popolare che culmina il 15 luglio, il giorno di Santa Rosalia. “Lu festinu” è un evento imperdibile e lo è evidentemente per un palermitano doc come Giuseppe Damiata. Il cineamatore, conscio delle potenzialità cinematografiche di tutto quello che scorre e quindi anche delle processioni, scende in strada con la sua cinepresa 9,5mm che gli permette di rappresentare la città e ritrarre i suoi abitanti in un frangente che li vede partecipare tutti. Ma le ossa che portate in giro sul catafalco saranno realmente della santa e per davvero così miracolose? "Storicamente è tutto molto labile. A proposito delle ossa, gli scienziati del secolo scorso parlarono di resti di un ominide preistorico. Quanto alla figura della Santuzza, in epoca normanna dev'esserci stata una Rosalia figlia di Sinibaldo, ma non esiste alcuna vera traccia storica", diceva Massimo Ganci. Qualcosa che scacci la peste bisogna pure trovarlo, ma il vero miracolo sta probabilmente nel fatto che un mucchietto di ossa possa smuovere una città per cinque secoli. 

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