La rappresentazione di un’intera nazione che sogna, ballando. È questa la prima impressione suscitata da una sequenza filmata il 18 luglio 1935 sul ponte di un transatlantico. La sequenza è tratta da una pellicola 8mm che documenta i giochi e il ballo durante una crociera del dopolavoro. Si tratta di un viaggio promosso dal quotidiano “La Gazzetta del Popolo”, giornale filo regime di Torino, dove lavora Nicolò La Colla, giornalista, cineamatore e “crocierista” insieme ai colleghi e agli amici. Contribuisce al sentimento di gaiezza condivisa sapere che l’Augustus è la più grande motonave del mondo (e lo sarà fino al 1936). Lo dice il suo stesso nome: nessuna motonave, infatti, possiede una potenza di 28.000 cavalli, quale quella dell'Augustus, raggiunta con quattro motori Diesel Savoja M.A.N.a due tempi. La potenza e la velocità sono i segni dell’Italia del tempo, e il veliero incrociato dall’Augustus non può che sfigurare come un nobile decaduto. Che ci fa lì in mare tutto solo? Sembra chiedersi La Colla, filmandolo. È proprio un uomo con la cinepresa, il siciliano La Colla, ma a un certo punto lo riconosciamo tra gli altri: indossa la coppola e gli occhialini. Chissà a chi avrà prestato la sua 8mm. L’Augustus ha lasciato Genova il giorno prima e si dirige solcando il mare da padrone verso le Baleari. Navigando il Mediterraneo si può ballare, non vi è il pericolo di incontrare un iceberg, c’è solo la musica e un futuro felice davanti a tutti loro.