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20 luglio1969
Idea assurda per un filmaker - Luna
Autore
Gianfranco Brebbia
Formato
Super8
Credits
Musica di Guglielmo Pagnozzi

Sull’astuccio di questo film il cineasta Gianfranco Brebbia lascia scritte come briciole per seguire il percorso della visione: “Roccia Pila. Allunaggio TV. Sovraincisioni su pellicola nella parte finale”. La pellicola, intitolata Luna è una delle quattro bobine di “Idea assurda per un filmmaker”, un progetto filmico che espande la fruizione per mezzo della proiezione parallela e in contemporanea di due bobine. Questa pellicola, su “l’uomo che avanza sino a raggiungere la luna e viceversa”, rielabora le immagini, filmate alla televisione, del più straordinario evento di questo giorno - il 20 luglio 1969 - e dell’interno XX secolo: l’uomo sulla Luna. L’allunaggio dell’Apollo 11 è un evento atteso da tutto il mondo. Brebbia, come tantissimi cineamatori, lo riprende dalla televisione. Ma la sua visione non è una semplice documentazione né si limita alla registrazione del ricordo. In questo doppio Super8 - un formato che permette arditi giochi di sovraimpressioni - esplode tutta la capacità espressiva di un cineasta estremo e radicale che filma “da indipendente, solo e contro tutti”, superando i limiti dei dispositivi filmici. Se le rocce dell’inizio richiamano quello che seguirà, ovvero Il tocco del piede dell'uomo sulla superficie lunare, presto ci si perde in un susseguirsi di immagini di campi, di fiori, di alberi, di fili di ferro e spinati. Tutto è trasfigurato e le forme presto diventano geometriche. Filtri sull'obiettivo ne amplificano la percezione, i colori e la luce. E poi i piedi che camminano di questo cineasta alieno caduto sulla terra, per un verso, e le sequenze di un allunaggio fiorito, per l'altro verso. Per finire proiettati sulle strade di una città, Varese (la città di Brebbia), sui titoli dei giornali e sul titolo della poesia manifesto di Brebbia che dà il titolo all’opera filmica” Idea assurda per un filmaker”.

In collaborazione con Centro Internazionale “Gianfranco Brebbia” per la ricerca e lo studio del cinema sperimentale. Grazie a Giovanna Brebbia.

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