"Vento, vento portami via con te", questi i versi della famosa canzone, versi che molti ormai da tempo indirizzano al Duce con la variante “vento, portalo via con te”. E il 25 luglio del 1943, tre anni dopo l’entrata in guerra che ha portato disastri e disillusioni, Benito Mussolini è messo alla berlina dal Gran Consiglio del Fascismo che lui stesso ha creato - e dal Re - Cade il Regime e le folle scendono in piazza. Anche all’Ospedale Militare di Loano, località sulla costa ligure vicino a Savona, la notizia è presa bene. Si mettono subito in atto le nuove direttive e a qualcuno viene l'idea di filmare quei primi momenti, con una messa in scena sarcastica che si prende gioco delle vecchie regole. Ecco allora l'abolizione del saluto romano. Chi per abitudine lo fa ancora viene redarguito come se fosse una questione di educazione. E poi vi è la cancellazione dei segni del regime. Un uomo toglie l'immagine del Duce dalla parete. Questa sequenza, realizzata in ambienti militari, è opera del medico militare Giuseppe Bacigalupo ed è tratta da un prezioso documentario sulla vita dell’ospedale durante la guerra. Non deve essere facile e si vuole sdrammatizzare. Inoltre la guerra purtroppo non è finita. L'Ospedale militare si appoggia sulla struttura della colonia marina Colonia Vittorio Emanuele III e Elena di Savoia. In futuro l'edificio cambierà destinazione d’uso diventando una scuola superiore sulle cui pareti saranno affissi i ritratti di duci e marescialli, ma non le fotografie dei Presidenti della Repubblica italiana. Una questione di educazione civile e democratica.