close
shape
Almanacco
shape
Storie del formato ridotto
shape
Team e contatti
close
27 luglio1957
L'arrivo a Mosca
Autore
Enzo Pasi
Formato
8mm
Credits
Musica di Francesco Serra

Un gruppo di amici, romagnoli di Alfonsine, ex partigiani e militanti comunisti, composto da Sauro Ravaglia, Ilario Zaniboni, Luigi Pattuelli "E' Profes" Domenico Folicaldi " Pizzerda", Giovanni Tarroni "Gianastri", Riccardo Ballardini "Brisulina" e Enzo Pasi, nel luglio del 1957 parte in treno alla volta di Mosca, insieme a centinaia di giovani italiani pieni di entusiasmo per il futuro socialista dell’umanità. Nella capitale sovietica è in programma il sesto Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti, che offre l’occasione di incontrare giovani di tutto il mondo e soprattutto di vedere la città simbolo di quella costruzione economica, sociale e politica da molti sognata anche per l’Occidente capitalista. È la prima volta che l'URSS riapre i propri confini dopo la guerra. Pasi, il decano degli alfonsinesi essendo già un trentenne suonato, porta con sé una cinepresa 8mm e 40 bobine da impressionare per filmare il viaggio e raccogliere una preziosissima documentazione da mostrare al ritorno ai compagni restati a casa. Il viaggio dura cinque giorni, con tappe a Venezia, Vienna e Budapest e Ciop, dove finalmente il treno varca il confine dell'Unione Sovietica. Il 27 luglio è la data dell’arrivo a Mosca, alla stazione Kievskaja gremita di persone festanti, che culmina nella visita celebrativa alla statua di Lenin, dove vengono depositati mazzi di fiori portati appositamente da Alfonsine. Un impressionante corteo di pullman trasporta i visitatori attraverso la città, sulle cui strade la folla è assiepata ad accogliere le delegazioni da tutto il mondo. Hanno così inizio “le due settimane più intense, inaspettate, innovative che la storia culturale dell’Unione Sovietica avesse mai conosciuto” (Gian Piero Piretto). Vi partecipano trentaquattromila persone da 131 paesi stranieri che per tre settimane balleranno, seguiranno eventi sportivi, concerti, incontri politici all'insegna della pace mondiale, ben rappresentata dalla colomba disegnata da Picasso e simbolo dell'evento. Anche per Pasi e gli Alfonsinesi saranno settimane indelebili. Proprio come recita l'ultima strofa della canzone simbolo di quel festival "Podmoskovnye večera": "l'alba rende tutto più chiaro, anche tu non scordarti mai di queste estive notti di Mosca".

Condividi