L’estate è calda e i quattro ragazzi (due ragazzi e due ragazze) di questo splendido film scappano da Genova con l’automobile, una bellissima FIAT 1100 spider con guida a destra, per un’avventura nella Riviera di Levante. Tappa dopo tappa - qui li ritroviamo a Camogli - i pensieri della quotidianità lasciano spazio a ben altro. Così quando il libro di Diritto Privato cade in acqua vanno a fondo i propositi di studio per il prossimo esame, per poi riaffiorare nella mente giusto per un momento, mentre i tutti sono in barca. In questo ampio estratto di “Riviera di Levante”, bellissimo film in 16mm a colori girato nell’estate del 1940, siamo al primo di agosto: l’Italia è appena entrata in guerra ma i giovani qui immortalati non ci pensano proprio, e neppure noi, guardando queste immagini. Eppure l’aspetto di alcuni dei luoghi ritratti in questa pellicola muterà nel giro di pochi anni sotto i bombardamenti alleati. Ma per questi ragazzi, o per meglio dire i personaggi che questi ragazzi interpretano (ammesso che ci sia una differenza perchè non fanno che interpretare se stessi), gli anni della guerra sono gli anni migliori della loro vita: ricorderanno forse l’odore dell’estate, l’incontro con i pescatori della tonnara, il sapore della lasagne al pesto, i gattini che mangiano gli avanzi del pranzo, i primi languori amorosi e sicuramente la bellezza inebriante del paesaggio della Riviera del Levante, esaltato dalla fotografia di Costantino (Tino) Ernesto Roggero, grande amico e proprio quell’anno compagno di studi universitari di Enrico Chierici, il quale conserverà questo film dopo la morte dello stesso Roggero, quando pilota dell’aviazione civile perderà la vita in un incidente aereo avvenuto diciotto anni più tardi di questo film.