"Era color del mare e dell’estate / la strada fra le case e i muri d’orto / dove la prima volta ti cercai". I versi del poeta Camillo Sbarbaro, nato a Santa Margherita Ligure, trovano corrispondenze in queste sequenze, piene di amore e del colore del mare e dell'estate, girate da Stefano Ranza proprio negli stessi luoghi di Sbarbaro il 17 agosto del 1967. Se le immagini del cineamatore di Varese sono altrettanto liriche dei versi del poeta ligure, il canto su un incontro fugace, rubato alla vita quotidiana e non veramente vissuto è molto più struggente e si perde nella memoria (Il tempo di pensarti; ma nell’attimo / che dolcissima spina mi trafisse! / Acuta come questa non mi desti / altra gioia, non mi potevi dare. /T’amavo. Amavo. Anche per me nel mondo / c’era qualcuno). Ranza fa "cantare" le immagini che diventano invece un'ode all'amore verso la giovane moglie e alla primogenita appena nata. I Ranza avranno ancora molti figli che cresceranno davanti alla cinepresa. Sbarbaro morirà nell'autunno di quell'anno, il 1967.