“Siamo in località Meta di Sorrento in attesa dell'arrivo della fiaccola olimpica che sarà portata da un ragazzo di Sant'Agnello, Giggino. Eccolo che arriva osannato dalla folla presente qui, aspettiamo allo scambio del sacro fuoco che passa dalle mani di un atleta alle mani di un altro atleta che avrà l'incarico di portarlo fino alla punta di Scutari dove un'altra staffetta lo sostituirà”. La voce di Ermanno Acanfora commenta così le immagini 8mm da lui girate il 23 agosto del 1960, il giorno del passaggio della fiaccola olimpica. Partita da Olimpia, il 12 agosto la staffetta della fiaccola dopo aver viaggiato per 1.863 km, tra Grecia e Italia, ed essere passata nelle mani di 1.529 tedofori (1.199 quelli italiani, selezionati tra giovani dai 18 ai 23 anni “di tutte le classi sociali”) si concluderà allo Stadio Olimpico di Roma il 25 agosto, per l’inaugurazione dei Giochi. Le Olimpiadi di Roma sono un evento epocale che segnerà imprese sportive rimaste nella memoria collettiva. Le Olimpiadi sono un evento globale ma anche una festa di paese, come si vede qui: il diciannovenne atleta amatoriale Luigi Gargiulo sale sul palco delle autorità, c’è il sindaco e altri notabili locali, “naturalmente tutti se lo contendono, è stato per lui un grande onore aver portato la fiaccola olimpica… Enorme è convenuta in gran numero la piazza di Meta e tutti naturalmente festeggiano il tedoforo”. Per Giggino il tedoforo è il momento di una celebrità rigorosamente circoscritta ad alcuni paesi della penisola sorrentina, ma non per questo meno importante: “Qui lo vediamo col parroco, attorniato da graziose fanciulle”, conclude Acanfora; a un simile appuntamento non possono mancare nè l’uno nè le altre.