All’Albergo Villa Sorriso di Senigallia il 25 agosto del 1949 l’allegria è evidente per il pranzo all’aperto organizzato in occasione del convegno della Società italiana veterinaria. Donne e uomini presenti festeggiano la buona riuscita del convegno. C’è Albino Messieri, il presidente della società, che l’anonimo cineamatore inquadra al centro, tra la sua giovane figlia Adele (futura sposa di Angelo Selleri che conserverà questa pellicola), e una amica di quest’ultima. Ma un convegno può giustificare tanta gaiezza? C’è dell’altro: quel giorno a Villa Sorriso si premia la dama prescelta con un premio artistico e un soggiorno all’albergo. Possiamo solo sospettare che una delle due ragazze sia in lizza per il premio (l’inquadratura al cartello giustificherebbe questa congettura). E poi arrivano buone notizie da lontano: sulla Gazzetta dello Sport di quel giorno si decantano le imprese di Fausto Coppi che ha appena vinto il titolo mondiale dell’inseguimento ai campionati di ciclismo in Danimarca. è il suo anno d’oro: ha già trionfato al Giro d’Italia e al Tour de France, divenendo per tutti “il campionissimo”. I ciclisti vengono considerati veri e propri eroi popolari e persino salvatori della Patria. Solo l’anno prima la strepitosa vittoria di Bartali a una tappa del Tour si dice che abbia pacificato il Paese sull’orlo di una guerra civile dopo l’attentato a Palmiro Togliatti. Per fortuna il segretario del Partito Comunista si è ripreso e vivrà fino al 1964, come ben sappiamo dal film di ieri dedicato proprio al suo funerale. Ma torniamo al pranzo dei veterinari: una tavolata così allegra non la si vedeva da tempo ed è contento pure il cagnetto che si sente in buone mani. A lui basta poco per la felicità, non immaginandosi neppure lontanamente chi siano Coppi, Bartali e Togliatti.