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28 agosto1955
Prima comunione a Palermo
Autore
Giuseppe Damiata
Formato
9,5mm
Credits
Musica & sound design di Lorenzo Valdesalici

La prima comunione è per molti un momento importante dell’esistenza. Nei ricordi di chi l’ha vissuta nella Sicilia degli anni Cinquanta la prima comunione è accompagnata da preparativi improvvisati e alla buona. Si fa quel che si può. Per le ragazzine c’è il vestitino bianco e per i ragazzini l’abitino blu. Si tratta perlopiù di vestiti usati in precedenza da altri familiari e parenti. Dei tanti parenti amici e conoscenti che affollano la cerimonia in chiesa nessuno fotografa o filma. Alla fine della cerimonia giusto il fotografo chiamato per l’occasione scatta qualche foto singola e di gruppo. Ben diversa è però la prima comunione di Liuccia Cusimano che si svolge a Palermo il 28 agosto 1955. Liuccia è fortunata rispetto a molte sue coetanee non solo perché la sua famiglia può permettersi di comprarle un bellissimo abito bianco senza la necessità di riciclarne uno e lesinare sulle spese per un rito religioso e sociale così importante, ma soprattutto perché tra gli invitati c’è Giuseppe Damiata con la sua cinepresa 9,5mm (e senza di essa non potremmo assistere a un bel nulla). Deve essere proprio un parente stretto o un vero amico di famiglia, Damiata, per l’impegno e la perizia che mette in questa pellicola. Addirittura filma la cerimonia all’interno della chiesa. Di solito in chiesa non si filma, per timore che vengano fuori riprese troppo buie, da buttar via. La pellicola costa! Ma qui per l’appunto non si lesinano mezzi e la cronaca della memorabile giornata è completa. E soprattutto l’ultima parte del film mostra una grande festa in casa dove - come in altre pellicole di Damiata - il cineamatore riesce abilmente a fare sfilare tutti i partecipanti, decine di persone allegre e felici, davanti alla cinepresa per un ritratto collettivo e in movimento, tra balli, cibarie e sollazzi. 

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