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02 settembre1976
Incontri ravvicinati in Puglia
Autore
Famiglia Ranza
Formato
Super8
Durata
6'15''
Credits
Musica di Corrado Nuccini & Indian Wells 4Visions - Eplorazioni sonore

È un bellissimo film di famiglia turistico a colori sulle bellezze storiche e archeologiche della Puglia quello che gira Stefano Ranza, in viaggio ai primi di settembre con la la moglie e i figli, ma per scherzo potremmo sottolineare quanto questa pellicola appaia affascinante, misteriosa e, a volere esagerare, fantascientifica. I cinque figli di Ranza tutti biondissimi e vestiti uguali, perfetti con maglioncino a righe bianche e rosse orizzontali potrebbero sembrarci dei piccoli esploratori venuti da un altro pianeta alla ricerca di tracce di civiltà scomparse. Forse per gioco potremmo crederci (o i bimbi stessi potrebbero crederci se glielo dicessimo). Il film si apre con la testa di Minerva del parco archeologico di San Leucio. Chi sarà mai questa dea della ragione? E di chi sarà lo scheletro che tanto incuriosisce i nostri piccoli esploratori? Alla fine l’umano si riduce a un mucchio di ossa ben ricomposto, bisogna studiare questo fenomeno. Tra le visite pugliesi non può mancare l’incontro con quell’astronave a pianta ottagonale atterrata in mezzo al nulla tanto tempo fa, che i libri di storia identificano come il Castel del Monte di Federico II di Svevia. Alzi la mano chi guardandone la foto sui libri di scuola non abbia mai fantasticato su quella costruzione che sembra venuta dallo spazio. Sarà un caso ma sono anni in cui in Italia sono in molti convinti di avere avuto incontri ravvicinati del terzo tipo, ci sarà pure qualcuno che in Puglia avrà avvistato i Ranza aggirarsi tra le rovine e i monumenti, scambiandoli per marziani. La spiegazione allo strano fenomeno però c’è: anche questa volta Stefano Ranza con la sua cinepresa arriva prima di Lucas e Spielberg.

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