Nuccia ha tre anni quando sale per la prima volta su un’imbarcazione, un avvenimento che la rende molto felice. Il giorno è il 6 settembre 1964, la tratta è Napoli Catania, la nave passeggeri si chiama “La città di Livorno” . Tutti dati presenti sulla bobina 9,5mm di Giuseppe Damiata dai cui sono tratte queste sequenze, dedicata ai primi anni della bambina. Il viaggio su una nave del 1930, affondata durante la guerra e poi rimessa a posto e ribattezzata nel 1949, nel film dura poco. Ritroviamo Nuccia ritratta con la famiglia e gli amici su un balcone di Catania, coccolatissima come sempre. Porta al collo un ciuccio all’ultima moda. Quando si vede un oggetto del genere in un film di famiglia viene spontaneo chiedersi se sia una novità di quel tempo e quanto fosse diffuso. In verità pare che la storia del succhiotto, di questa tetta succedanea, sia millenaria. Gli storici dell’arte ci direbbero precisamente dove possiamo trovarlo raffigurato. Chissà se il dibattito ciuccio sì o ciuccio no, cioè se sia il caso di usarlo o meno, abbia origini così antiche. Una cosa pare certa: Nuccia, hai già tre anni, ormai lo porti solo al collo, è tempo di rinunciarvi, ma prima facciamoci una ripresa.