Sul finire degli anni sessanta a Napoli pare ci si preoccupi di ridare smalto alla tradizione di Piedigrotta, festa popolare antichissima, che cade l’8 settembre. Così ricorda Enzo Mazzeo che racconta come nel 1969 l’Ente del Turismo organizzi un concorso cinematografico. Sarà vinto da una delle realtà più vive nel mondo culturale della città, il Cine Club Napoli, con il film “Una notte di Piedigrotta” di cui vediamo un estratto. Le riprese del film, la cui regia è firmata da Alfredo Scognamiglio, sono di Enzo, giovanissimo, e di Franco Vergine. Le immagini molto contrastate dei fuochi d’artificio e delle luminarie sulle navi nel Golfo di Napoli, filmate di notte in bianco e nero, più che alla cronaca o alla promozione dell’evento, trasfigurano la festa rendendola un fenomeno evanescente, quasi che sia l’apparizione di queste forme ci porti da tutt’altra parte, in un girone infernale o nella sala di un cineclub.