Bologna, 18 settembre 1951. Angelo Marzadori si trova nel punto giusto per filmare il corteo che passa per le strade della città, la grande parata organizzata in occasione della Festa Nazionale dell'Unità al Parco della Montagnola. Si tratta della prima edizione della festa nazionale che il Partito Comunista ha assegnato proprio al capoluogo emiliano. Ma il Prefetto si è messo di traverso negando l'autorizzazione all'uso del grande parco pubblico dei Giardini Margherita, e concedendo invece la Montagnola, luogo di solito deputato alla Fiera campionaria, con le vicine via Irnerio e Piazza 8 agosto per il discorso del leader Palmiro Togliatti. L'effetto angolo della città trasformato in Unione Sovietica è in ogni caso possibile. Ma uno dei temi della festa è la Pace con il pericolo della corsa agli armamenti e la bomba atomica, come si evince dai cartelli, dalle bandiere e da alcuni carri allegorici. Siamo in piena Guerra Fredda. Marzadori aveva usato il colore pochi mesi prima per la parata del Primo Maggio, che invece si era tenuta proprio ai Giardini Margherita: qui purtroppo dobbiamo accontentarci di una cronaca in bianco e nero. In entrambi i casi il carattere di festa popolare e identitaria prevale Di cosa avrà avuto paura il Prefetto? Piazza 8 agosto non si può certo scambiare per la Piazza Rossa, neppure per un giorno. Marzadori non si scompone e con la sua cinepresa 8mm fa un resoconto completo della prima Festa Nazionale dell'Unità, di cui vediamo un estratto.