L’anno 1968 è ricordato per molte cose ma troppo poco per il mondiale di bocce la cui fase finale si svolge a Torino, il 29 settembre di quel memorabile anno, davanti a un pubblico di ben settemila persone. Tra gli appassionati bocciofili e cineamatori, ci sono gli amici venuti dalla Val Bormida, dipendenti di Ferrania, dove in effetti i tornei di bocce sono di casa rientrando nelle attività del Dopolavoro aziendale. Bruno Occhetto filma in 8mm, forse per testare una pellicola di nuova produzione, come sono abituati a fare i dipendenti e lavoratori di Ferrania (potendo così usare la pellicola gratis). Per chi non è particolarmente amante delle bocce, o non ritiene che questo gioco sia spettacolare, potrebbe stupirsi, soprattutto del contorno dell’evento. D’altronde è solo questione di passione, chi non è colto dalla febbre del calcio o del basket potrebbe dire la stessa cosa sul senso di riempire gli stadi e i palazzi dello sport… Ma il pathos di una rimonta è sempre contagioso, come vediamo in queste sequenze dell’Italia 2 e che rimonta la Francia nella semifinale. E il ricordo del campione del mondo Nicola Sturla non può non emozionare: “L’Italia schierava due squadre: i campioni del mondo in carica, Granaglia, Benevene, Baroetto, Bragaglia, e la formazione 2 composta da me, Gaggero, Macocco e Andreoli. Dopo varie eliminatorie arrivarono a contendersi il titolo iridato le due formazioni italiane.” La spunterà Italia 2: “Eravamo campioni del mondo. Un sogno che non pensavo di poter realizzare al primo tentativo”.