"Caro Paolo, questo film vuole ricordarti qualche giornata lietamente trascorsa nell'estate 1946. Naturalmente, il primo attore sei tu; ti accompagna sempre la mamma (tua inseparabile amica), e fanno festosa corona parenti, amici e conoscenti anche occasionali. è il primo film, spero, di una lunga serie, e i luoghi che hai visto e frequentato li rivivrai, forse ridendo, a distanza di anni, rivedendoti nei tuoi gesti, nelle tue scorribande, nei tuoi atteggiamenti. Ho fatto del mio meglio, ma anch'io sono alle prime armi, e spero ti sarà sempre gradito questo omaggio alla tua fanciullezza. Papà. Ferrara, 2 ottobre 1946." Questa è la lunga didascalia del film di oggi, una lettera del cineamatore al figlio che introduce un film perduto o mai montato: è rimasto solo questo testo che scorre sullo schermo insieme ad altri titoli e didascalie montati tra loro. "La paterna film" è la casa di produzione di Boccafogli. La "Paolineide" è la serie a cui fa riferimento il padre. Un film mancante, che non esiste (più) e che qualcuno potrebbe definire il film di famiglia perfetto, dove memoria e oblio coincidono perfettamente.