Una giovane donna con la sua figlioletta di circa un anno che arrivano da Monza si incamminano verso l’imponente Stazione Centrale di Milano, in piazza Duca D'Aosta. È il 10 novembre 1939, siamo nel cuore della metropoli: su un edificio della piazza campeggia una grande insegna della Motta, il produttore del panettone, un simbolo meneghino, che celebra i venti anni di attività. Sulla facciata sono presenti anche altre scritte pubblicitarie (della casa discografica La voce del Padrone e della Radio Marconi). Qualche inquadratura più in là intravediamo sulle pareti di un grattacielo i manifesti dei film in programmazione al cinema, due titoli di grande intrattenimento popolare, la trasposizione del dramma teatrale “Il fornaretto di Venezia” e la commedia musicale “La mia canzone al vento”. La città offre molte distrazioni ad Alba, moglie del cineamatore Franco Valtorta, e alla piccola Mirella, che la vede forse per la prima volta. E allora Franco ne approfitta per improvvisare un piccolo trucco cinematografico su pellicola 9,5mm. La donna e la bambina sorridono alla cinepresa davanti a un tram in partenza: la ripresa, effettuata in "reverse", mostra al contrario il tram che si avvicina alle due fino a quasi investirle. I pedoni che camminano sullo sfondo all’inverso svelano questo piccolo trucco. Nessuna paura a girare questa scena, forse qualche brivido a Mirella quando la riguarderà più grandicella.