Villa Ada, Lido di Venezia, metà novembre 1930. I Sinigaglia vanno spesso nella loro casa al Lido, anche d’autunno. Ci sono gli animali, le bambine e i bambini si divertono. Un gatto è particolarmente amato e vezzeggiato, ma nei dintorni ci sono anche altri animali da cortile da salutare. I ragazzi del vicinato, forse un poco invidiosi, guardano da dietro le recinzioni, mentre Pierino Mainardi, lo zio cattolico che ha sposato la zia Ester, filma con la cinepresa 9,5mm. Tra una vicissitudine della vita e l’altra i Sinigaglia, anche quando la casa non sarà più di loro proprietà, continueranno per decenni a farci una capatina quando, a cadenza annuale, torneranno a Venezia per andare a trovare i parenti al cimitero. Tra i loro ricordi di ebrei un po’ mantovani un po’ veneziani trapiantati a Bologna è rimasto anche questo film, per celebrare il tempo degli anni Trenta al Lido di Venezia: della villa non si vede nulla, ma quelle giornate di novembre rimarranno in qualche modo vive nella memoria.