Nell’opera filmica in 8mm intitolata “I mesi dell’anno” di Adele Mussoni, non può mancare la festa del ringraziamento che, nella pellicola dedicata all’autunno, segue vari momenti di vita contadina: la raccolta, la vendemmia, la semina e il passaggio da una stagione all’altra. A Rimini, il 27 novembre 1960, si celebra la festa religiosa, accompagnata dalla musica suonata banda locale e dalle sequenze di Mussoni che alterna colore bianco e nero, con scene girate fuori dal Tempio Malatestiano e anche all’interno. Partecipano tutto alla festa, dagli scout all’associazione dei coltivatori diretti con il loro stendardo e ai religiosi con le effigi dei santi. E sono in tanti a portare dei sacchi del raccolto in offerta. Molti sono giunti da lontano, in corriera. La chiesa è stipata e nel cestino delle offerte c’è scritto: viva il Papa, che è Giovanni XXIII, noto come il “papa buono”, come se gli altri fossero cattivi. Tutti sembrano felici, il raccolto dell’anno è andato bene, c’è molto da festeggiare. Adele Mussoni trasforma questo come altri momenti di vita sociale in poesia filmica e popolare.E nel raccolto è da annoverare anche il bambino appena nato del cartello con la parola Fine.