Val Resia, in Friuli, 16 dicembre del 1976. Pier Paolo Rubini documenta con la sua cinepresa alcuni momenti della ricostruzione, dopo il terribile terremoto di qualche mese prima. Con immagini amatoriali che testimoniano l’opera di rinascita di una comunità e il lungo percorso dell’edificazione, che deve affrontare l’arrivo dell’inverno. E per una volta non ci colpiscono le immagini del disastro e della distruzione del giorno dopo riportate dai media, bensì le immagini amatoriali e preziosissime del lento ritorno e della difficile quotidianità lontano dai riflettori. Dalla pellicola di Rubini, di cui mostriamo un estratto, ci pare che traspaia la compassata ammirazione del cineamatore: tiene la distanza del documentarista e allo stesso tempo vuole dare un segno, con la sua testimonianza muta, della grande dedizione da parte di tutti. Una dedizione che sarà ricordata anni dopo con l’attribuzione ai comuni del Friuli della Medaglia d’oro al Merito civile da parte del Presidente della Repubblica: «In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta». Parole di grande riconoscimento, ma vedere le immagini è un’altra cosa.