L’espressione “nebbia sulla Manica, il Continente è isolato” la dice lunga sull’atteggiamento degli inglesi rispetto all’Europa. Un viaggio a Londra che parte da Milano il 20 dicembre 1949 farebbe pensare che i tempi siano cambiati. In Gran Bretagna ora ci si va già con l’aereo di linea, mezzo di trasporto che unisce più facilmente la Gran Bretagna al continente. La famiglia Aebi arriva nella città dove sono appena cominciate le trasmissioni televisive della BBC e dove è stato appena firmato il trattato che istituisce gli scopi del Consiglio d’Europa, a cui aderiscono dieci paesi. Idealmente un grande passo verso l’unificazione, attraverso questo trattato “che apre la strada alla speranza di una nuova vita per l’Europa. Siamo testimoni, per la prima volta nel nostro vecchio continente, della nascita di un’istituzione democratica comune”, questa la posizione del governo laburista. Ma Winston Churchill, che non è più il primo ministro ma è pur sempre un leader che ha vinto la guerra, quando gli Aebi arrivano a Londra ha appena fatto un discorso favorevole all’idea dell’Unione Europea, ma senza specificare se la Gran Bretagna debba farne parte come membro fondatore. Insomma, sempre questo dilemma se gli inglesi siano dentro o fuori, se ci vogliano starci o meno. Certo d’ora in poi faranno fatica a vantarsi dell’Impero, ormai crollato. Chissà che ne pensano dell’apertura degli inglesi all’Europa gli Aebi che dopo aver filmato una Londra abbastanza tetra e invernale - può darsi respingente ma bisognerebbe chiederglielo - se ne tornano a Milano, sempre in aereo.