Nella Casa del Popolo di Alfonsine la sera del 31 dicembre 1955 compagne e compagni ballano in attesa del nuovo anno. Enzo Pasi con la sua cinepresa 8mm e un faro potentissimo per illuminare la scena non può perdersi questi momenti. La Casa del Popolo é stata messa in piedi pietra su pietra dopo la guerra grazie a uno sforzo collettivo, che ha visto l’impegno di tutti. Ora é il simbolo di un futuro che prima va sognato e poi costruito. É un luogo importante anche per socializzare, il suo soprannome é il Cremlino, ma di solito chiude presto e solo eccezionalmente stasera sará aperta fino a notte fonda. Tutti ballano felici e speranzosi in quella che nel film 8mm appare come un’onda umana. Nessuno può sapere che l’anno che verrá, il 1956, porterá le prime incrinature nella fede comunista, con i fatti di Ungheria, e che da lì in poi illusioni e cadute su susseguiranno senza fermarsi fino al crollo di tutti i muri. Anche quelli della Casa del Popolo che sará abbattuta nel 1991. Enzo Pasi filmerá la demolizione come se fosse un funerale, ma questa volta con la videocamera. É sará tutt’altra immagine.