Il calendario segna la data 22 gennaio 1955, quando arriva un pacco a casa Cocchi indirizzato ai bimbi Pier Michele ed Elisabetta. Sul pacco c’è scritto il nome del mittente, la Cicogna. I due bambini, frementi per l’attesa dopo aver scritto tempo addietro alla Cicogna, sono eccitatissimi ed assistono all’apertura del pacco… Così nascono i bambini, così arriva un nuovo fratellino, Giovanni. E la magia del cinema amatoriale trasfigura la nascita in un racconto da mettere in scena tutti assieme, con il piccolo protagonista che esce dalla scatola del tutto inconsapevole. Anche la pubblicità comparsa in un giornale quel giorno trasfigura il tema della nascita. L’immagine di una vecchia culla in ferro battuto veicola il messaggio della carne in scatola Simmenthal, curiosamente in primo piano non compaiono né il cibo, né la latta, e neppure una famiglia felice che mangia. L’immagine della culla è accompagnata da un testo: “Sin dalla nascita (anno 1923) la Simmenthal ha sempre mirato per i suoi prodotti alla qualità della carne, scelta dai migliori allevamenti, alla preparazione e cottura, fatta da cuochi espertissimi, al controllo scrupoloso, eseguito da sanitari specialisti. Ecco perché la carne in scatola Simmenthal è buona, sana e nutriente”. Ci chiediamo se arrivasse anche a casa Cocchi la carne in scatola o se continuassero a preferirla fresca.