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06 febbraio1981
L'uccisione del maiale
Autore
Francesco Rinaldi
Formato
Super8
Durata
03'52''
Credits
Musica di Guglielmo Pagnozzi

Attenzione, immagini cruente. L’uccisione del maiale è un antico rito della cultura contadina, a cui partecipa la famiglia; è anche una festa e un’occasione di socializzazione, che si svolge in uno specifico momento dell’anno, nel periodo invernale, tra novembre e marzo. Il cinema amatoriale permette di documentarlo. In questo film sonoro siamo nella bassa modenese, a Savignano sul Panaro, il 6 febbraio 1981, un sabato, a casa del contadino Ettore Rinaldi. A filmare è suo figlio Francesco, che fa l’operaio e ha comprato la cinepresa. Un uomo arriva dal vialetto. "Arriva il macellaio", dice Ettore, nel cortile tra il vapore del calderone d'acqua preparato per l'uccisione del maiale. Tra i vapori si intravede, poggiata sulla parete esterna del fienile, la scure usata per spezzare il maiale. Il maiale sgozzato giace a terra prima di essere issato su un tavolone da Ettore e il macellaio. Seguono tutte le operazioni di pulizia, eviscerazione e squartatura fino all’esposizione dei tagli di carne e degli organi. Il giorno dopo riprenderanno i lavori per fare prosciutti, salsicce, salami e altre preparazioni.

Aiutato soprattutto da Ettore, Francesco Rinaldi trasforma la rappresentazione della vita quotidiana della sua famiglia in una sorta di opera collettiva, una messa in scena studiata ma genuina del trascorrere del tempo in una famiglia contadina. Nei suoi film le stagioni e le attività si alternano e si susseguono, a volte in maniera rituale a volte ironicamente, in un gioco familiare in cui tutti, dirigendo o interpretando se stessi, contribuiscono a dar vita ad un racconto corale al tempo stesso individuale e comunitario.

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