Il calendario ci porta all’8 febbraio del 1941. Siamo a Cortina e si stanno svolgendo i Campionati mondiali di sci alpino. Anche una guerra mondiale è in corso. Al contrario delle Olimpiadi del 1940, i mondiali di sci del 1941 non sono stati annullati. Anzi, le potenze dell’Asse, la Germania Nazista assieme all’Italia Fascista e al Giappone sono all’opera per costruire un ‘nuovo ordine sportivo mondiale’ poichè gli eventi sportivi internazionali sono funzionali a celebrare i successi militari, a legittimare le nuove conquiste, ma soprattutto a rassicurare la popolazione. I Mondiali di sci del 1941 non sono quindi un semplice evento sportivo, proprio perché sono espressamente parte di questa strategia. Mondiali che saranno annullati nel 1946 e presto dimenticati a causa del contesto in cui si svolgono: la Guerra e la propaganda nazista e fascista. 

Il film amatoriale di Costantino Roggero - di cui mostriamo degli estratti - mostra, da un punto di vista inedito e in pellicola 16mm “a colori naturali” AGFA, le fasi emozionanti di alcune gare, ma anche la cerimonia di apertura con le autorità, le premiazioni con i vincitori che fanno il saluto romano, i momenti di svago prima e dopo, l’ambiente circostante, la Cortina già “regina delle nevi”. Sullo sfondo i segni del tempo: le croci uncinate, una gigantografia del volto di profilo del Duce con l’elmetto, oltre ai cerchi olimpici. La cinepresa di Roggero coglie da vicino momenti delle gare e il volto dei protagonisti felici per le vittorie. Alcuni di quegli sciatori poco dopo moriranno in guerra. All’Italia vanno due medaglie d’oro, una di queste per lo slalom femminile vinta dalla giovane campionessa italiana Celina Seghi (1920-2022), a cui sono dedicate diverse sequenze e che riconosciamo nel momento della premiazione. Per ironia della sorte quello è l’unico Oro tra olimpiadi e mondiali vinto da Seghi e le verrà tolto.