I tifosi seguono la partita di calcio del girone B della Divisione Nazionale, così è chiamato il campionato, tra Hellas Verona e Reggiana. Non è un incontro di cartello, si tratta di un recupero di campionato, che si gioca il 10 marzo 1929 in un campo di periferia, probabilmente a Borgo Venezia. Il primo tempo scorre tranquillo e senza immagini. Nella ripresa le cose cambiano: il Verona attacca come una furia e il cineamatore Felisi aziona prontamente la cinepresa 9,5mm. La sua squadra passa in vantaggio al 13’. Segna Bernardi su passaggio di Castiglioni. Subito dopo raddoppia Brenco. Alla mezz’ora Fornaciari accorcia le distanze per la Reggiana, ma a un quarto d’ora dalla fine Bucchi ristabilisce le distanze e la partita termina sul 3-1 per i padroni di casa. La scelta di Felisi di filmare solo nel secondo tempo paga. Può darsi che voglia concentrare le riprese sulla sua parte di campo, dove attacca il Verona, oppure la bobina della prima fazione non è giunta fino a noi. Poco importa. Felisi riesce nell’intento di cogliere, seppure un po’ confusamente, le azioni arrembanti della sua squadra, i goal e la soddisfazione dei tifosi. In fondo, più che la cronaca filmata conta tornare a casa felici, con il ricordo di esserci stati. A futura memoria, come la frase che Mussolini pronuncia lo stesso giorno invitando la popolazione a votare “Sì” al plebiscito: “Il breve monosillabo mostrerà al mondo che l'Italia è fascista e che il Fascismo è l'Italia”.