Primo giorno di primavera del 1944. Il Risveglio - che dà il titolo al film - è evidentemente il risveglio della natura, con gli alberi e i prati fioriti. Siamo a Crocefieschi, nell’entroterra di Genova e le prime magnifiche immagini a colori del 16mm di Enrico Chierici sono dedicate al monte Castello alle cui pendici si trova la Cappelletta di Croce. Quattro ragazze camminano su un prato e il piccolo Pierluigi, di tre anni, pare sbocciare. La mamma Clara, moglie di Enrico, è sdraiata sul prato tra gli alberi, con il bambino seduto mentre coglie dei fiorellini. Vediamo Clara con una cinepresa. Enrico vuol darci l’impressione che sia lei stessa a filmare il figlio. Pierluigi raccoglie un soffione e poco per volta si muove verso l’obiettivo soffiando via i semi del fiore. Enrico sa già che Clara è incinta e tra qualche mese nascerà il secondogenito della coppia. Nel film si vede la casa dove i Chierici sono sfollati, perché siamo in tempo di guerra. Non si direbbe da una natura che evoca tutt’altro e dal microcosmo del film, ma queste immagini aprono alla speranza del futuro. Occorre però aspettare un altro anno affinché con la pace arrivi un altro risveglio.