Attraverso la lettura dell’indice del catalogo della mostra “Lo specchio fluido” a cura di Andrea Granchi (1976), l’autore esprime l’esigenza di distinguere le differenti espressioni artistiche e cinematografiche. Il cinema d’artista ha infatti una precisa identità che non ha nulla a che vedere con il cinema underground o familiare e perciò non ha senso che venga inserito sotto il grande cappello del cinema sperimentale.