Lilan (8mm, col e b/n, 1965) è un film di Massimo Bacigalupo. L'autore descrive così la pellicola: «La parabola, breve e sussurrata, di un’educazione sentimentale. Lilan, l’eroina, ha avuto una brutta esperienza: le sue reazioni vengono seguite fino al compimento della riconciliazione, che non avviene però con il suo compagno infedele ma con se stessa; si realizza così un processo che conduce la ragazza da una percezione annebbiata dell’amore a una visione più nitida».