Il formato Pathé-Baby ha avuto un successo a livello planetario. Utilizzato anche in luoghi come Giappone o Nuova Zelanda, il formato ha caratterizzato la produzione cineamatoriale di diversi Paesi tra gli anni Venti e gli anni Trenta. In Italia il Pathé-Baby ha avuto la sua diffusione maggiore ed è poi tornato ad essere utilizzato anche negli anni Cinquanta, a seguito della Seconda Guerra Mondiale.