Il Pathé Baby e l'avvento del formato ridotto in Italia sono stati una grande rivoluzione dai punti di vista tecnologici, culturali e sociali. La possibilità di filmare in casa è stato un primo momento per ribaltare l'esperienza cinematografica, non più legandola alla figura dello spettatore, ma alla figura di un produttore che potesse liberamente realizzare delle immagini filmiche non necessariamente ispirandosi alle rappresentazioni convenzionali prodotte e realizzate dall'industria cinematografica dell'epoca. I dispositivi filmici vanno così ad integrarsi nella vita e nelle esperienze delle persone a seconda dei diversi fini, come quello educativo, come quello della pratica sociale, della memoria o anche come forma di intrattenimento e di diletto personale.