Strettamente legato alla coeva ricerca plastica e grafica dell’artista, Urbana (1973, b/n, Super8) di Valentina Berardinone, come le altre sue pellicole dello stesso periodo, verte sull’immagine della scala intesa come “dispositivo” del potere. In Urbana la scala vomita implacabile e ordinata gli uomini-fantasmi schiacciati dalla routine cittadina.